Ho un interrogativo e vorrei sottoporlo ai due amici lettori di questo blog.
Da quasi un quarto di secolo, da quando cioè si è esaurito il confronto con l'impero sovietico, imploso improvvisamente come tutti sappiamo quasi da un giorno per l'altro, gli Stati Uniti d'America si sono di fatto autoproclamati guardiani del pianeta. Si arrogano il diritto, pur in assenza di qualsivoglia delega riconosciuta dal diritto internazionale, di intervenire in qualunque parte della terra per dirimere conflitti tra stati sovrani o, all'interno di essi, di giudicare situazioni di ingiustizie più o meno palesi, quanto non anche più o meno arbitrariamente definite, attraverso azioni militari dirette. Una sorta di Polizia planetaria, insomma.
A dire il vero, cerca sempre di coinvolgere qualche nazione amica e con identica vocazione interventista (anche l'Italia troppo spesso si è lasciata convincere o semplicemente trascinare), pur considerando la compagnia né più né meno che un optional.
Non dipende neanche dalla forma di governo che di volta in volta si trova a prendere questo tipo di decisioni. L'atteggiamento non muta a seconda che la presidenza sia dei conservatori del tipo Bush, padre e figlio, oppure progressisti a nome Kennedy, Carter, Clinton o persino Obama, premio Nobel per la pace. Questi magari si lasciano coinvolgere in dubbi e tentennamenti, non saprei quanto suscitati da autentiche motivazioni profonde, ma sempre opportunamente e diffusamente propagandati tramite i media perché attecchiscano nella coscienza popolare. Solo sfumature.
Il problema si ripropone con forza in questi giorni. Non ci sono riconosciuti interessi o minacce dirette alla sovranità americana a richiederlo. Solo (si fa per dire, anche se obiettivamente non è poco) un deplorevole orrore umanitario derivante dall'uso di armi chimiche nei confronti dalla popolazione civile, donne e bambini inclusi, di un paese, la Siria, il cui dittatore e padrone (che non merita neanche se ne citi il nome) sembra non aver esitato a ordinare.
Esiste una organizzazione sovranazionale che, annoverando la quasi totalità degli stati sovrani non si sbaglierebbe a definire planetaria, tutti ne conosciamo il nome, e di cui gli stessi Stati Uniti d'America fanno parte e ne sono i maggiori finanziatori, a cui di fatto sono delegate le risoluzioni di conflitti e divergenze tra stati sovrani o problemi umanitari al loro interno.
Puntualmente questa organizzazione ha preso l'iniziativa al fine dell'accertamento dei fatti e delle responsabilità. Una inziativa debole, purtroppo, come debole è la struttura stessa nel suo complesso che, come fu la Società delle Nazioni tra le due grandi guerre, tra veti e controveti non riesce a conquistarsi un'autonomia e una autorità unanimente riconosciuta e di cui avrebbe fortemente bisogno.
Ciò spesso porta a dubitare dell'utilità stessa di mantenere una simile mastodontica, dispendiosa struttura. Non è però motivo automatico, credo, perché si accetti e si riconosca alla grande (in tutti i sensi) potenza americana l'autorità per entrare direttamente in casa altrui per ristabilire qualsivoglia 'pax romana' di buona memoria.
Sbaglio? Qualcuno me lo dica e cerchi di convincermi per favore.