IV DOMENICA DI QUARESIMA
19 marzo 2023

1Sam 16,1.4.6-7.10-13. Ci sono, ancora oggi, molte persone che, consapevoli che Dio guida il loro cammino si affidano alla Sua volontà per le decisioni importanti.
Dopo che Dio aveva rifiutato Saul come suo sovrano a causa della sua disobbedienza Dio ordina a Samuele di andare a Betlemme e di ungere uno dei figli di Iesse come nuovo re. Samuele sceglie Davide, nonostante la sua giovane età e nonostante fosse un semplice pastore.
«Rimane ancora il più piccolo, che ora sta a pascolare il gregge». Dalle parole di Iesse si intuisce la sua preoccupazione sulle capacità del figlio “più piccolo”. Anche a quel tempo ci si preoccupava e si sottovalutava la forza e il potenziale dei giovani o di coloro che non hanno un alto status sociale. Si dubitava che potessero già avere molto da offrire se solo gli fosse data l'opportunità.
Quante volte ci preoccupiamo di come gli altri potrebbero giudicare le nostre azioni o decisioni se sovvertiamo le regole collaudate! Ma spesso dobbiamo trovare il coraggio di agire nonostante queste preoccupazioni.
Lo Spirito del Signore indica Davide e questi diventa uno dei più grandi re di Israele. Ci fa riflettere come spesso ci sono forze invisibili che ci guidano e ci danno la forza di superare le sfide che incontriamo nella vita. Ai cristiani ricorda l'importanza di seguire la volontà di Dio, di non sottovalutare il potenziale delle persone basandosi sulla loro età o status sociale e a lasciarsi guidare dallo Spirito nelle proprie scelte.
Ef 5,8-14. Questo passo della Lettera agli Efesini invita i credenti a vivere in modo virtuoso e ad evitare le tenebre del peccato. Nel momento in cui accettiamo Cristo come nostro salvatore acquisiamo una nuova identità e dobbiamo vivere in modo coerente con essa. Siamo invitati a cercare la volontà di Dio nelle nostre scelte e ad essere disposti ad accettare la Sua guida anche quando ciò significa andare controcorrente. Ci mette in guardia contro le opere infruttuose delle tenebre e ci esorta a combatterle piuttosto che a parteciparvi. Il cristiano è colui che cerca di vivere in modo virtuoso e positivo, sempre. È Cristo, che ci darà la forza per vivere in modo coerente con la Sua volontà.
Gv 9,1-41. Un uomo nato cieco è oggetto di guarigione da parte di Gesù che incontra l'opposizione di farisei fanatici che gli rimproverano di averlo fatto nel giorno di sabato.
Gesù ha il potere di guarire e di trasformare le vite delle persone, anche in situazioni disperate come quella di un uomo nato cieco. Decide di guarirlo.
«Rabbì, chi ha peccato, lui o i suoi genitori, perché sia nato cieco?» I suoi discepoli discutono della causa della cecità dell'uomo. Nonostante possiamo cercare di capire la ragione di alcune difficoltà nella nostra vita, spesso la vera causa sfugge alla nostra comprensione. Gesù non da spiegazioni ma risponde semplicemente con la guarigione. Se ne abbiamo la possibilità, bisogna agire.
Il significato profondo della guarigione sta nella dichiarazione di Gesù che si presenta come la luce del mondo e invita i credenti a seguirlo. Questo passo ci ricorda che Gesù è la fonte della vera luce e che la sua guida ci porterà alla verità e alla vita. Aprire gli occhi, dare la possibilità di vedere diventa il simbolo non dell’imposizione della verità ma aprire alla possibilità di sceglierla.
I farisei, nella loro cocciutaggine perversa, nella ricerca di un significato dedotto solo da leggi e da regole umane, sono i veri ciechi che rifiutano persino di essere guariti. La fede in Gesù richiede apertura e disponibilità a riconoscere la Sua divinità e a seguirlo come Signore e Salvatore, come colui che può illuminare il nostro cammino.
Anche oggi ci sono molte persone che rifiutano di accettare la presenza di Dio nelle loro vite e fanno fatica a leggere i segni che si verificano intorno a loro. Quando Dio agisce in modo potente nella nostra vita, spesso suscita reazioni forti e contrastanti nelle persone che ci circondano. Lo Spirito agisce in modi strani e sorprendenti e la fede richiede una certa disposizione a lasciarci guidare da Lui anche in situazioni che possono sembrare bizzarre o incomprensibili. Non deve scoraggiarci che possa esserci una forte opposizione da parte di coloro che rifiutano di accettare la presenza di Dio nelle loro vite.

 

Sebbene le tre letture abbiano contenuti differenti, si possono individuare alcuni punti in comune.
Tutte e tre hanno a che fare con la fede e la relazione con Dio. Tutte sottolineano l'importanza di ascoltare la Sua voce e di seguirlo. Davide viene scelto da Dio non in base all'aspetto fisico, ma per la sua fede. L’apostolo Paolo invita i credenti a vivere secondo la volontà di Dio, evitando le opere delle tenebre e seguendo l'esempio di Cristo. Giovanni presenta la figura di Gesù come luce del mondo e invita i credenti a seguirlo per avere la vita eterna.
Infine, in tutte e tre le letture si evidenzia la presenza di opposizione e ostilità da parte di coloro che rifiutano la fede e la presenza di Dio. Davide dovrà lottare contro Saul, il re che lo aveva preceduto e che era diventato geloso di lui. In Efesini si sottolinea l'importanza di evitare le opere delle tenebre di non partecipare al loro compimento, ma di denunciarle. Infine, in Gv 9,1-41 si presenta l'opposizione dei farisei alla guarigione del cieco da parte di Gesù.
Tutte e tre letture mettono in evidenza l'importanza della fede nella relazione con Dio, la necessità di ascoltare la Sua voce e di seguirlo, nonostante l'opposizione e le difficoltà che possono presentarsi lungo la strada. Bisogna avere fiducia in Dio specialmente nelle difficoltà: anche di fronte a situazioni difficili, possiamo trovare conforto nella fede in Dio e nella sua guida.

Il salmo ci ricorda che il Signore è il nostro pastore, ci conduce verso pascoli verdi e acque tranquille, e non manchiamo di nulla.

 

Alla prossima, ciao
tonino

9 marzo 2023

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