Giovanni 14,1-12. Il passo di Vangelo di oggi fa parte del discorso di addio di Gesù ai suoi discepoli, pronunciato durante l'Ultima Cena. Gesù sapeva che il tempo della sua morte era vicino e cercava di preparare i suoi discepoli alle difficoltà che avrebbero dovuto affrontare.
"Non sia turbato il vostro cuore": è un invito alla fiducia e alla speranza. Gesù dice ai suoi discepoli di non lasciarsi sopraffare dal timore o dall'angoscia, ma di confidare in lui e nelle sue parole. In questo passaggio, Gesù offre consolazione ai suoi discepoli, promettendo di andare a preparare un posto per loro nella casa del Padre.
A tal proposito continua con parole di speranza "Nella casa del Padre mio vi sono molte dimore". Il regno di Dio è un luogo di infinita ricchezza e benedizione. Gesù offre la speranza di una vita eterna con Dio, dove non ci saranno più dolore, sofferenza o separazione.
“Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me”. Gesù si presenta come la via per la salvezza. Queste parole offrono ai discepoli un senso di direzione e scopo, indicando che solo attraverso la fede in Lui possono raggiungere quel “posto” che andrà a preparare.
Infine, Gesù promette ai suoi discepoli che coloro che credono in lui potranno fare opere ancora più grandi di quelle che lui stesso ha compiute. Ciò incoraggia i discepoli a perseverare nella fede e a continuare la missione di diffondere il Vangelo.
Il brano di Giovanni, anche se scritto molti secoli fa, ha ancora grande valore e rilevanza oggi. In un mondo in cui le persone affrontano difficoltà e incertezze, le parole di Gesù "non si turbi il vostro cuore" trasmettono conforto e speranza.
Gesù ci invita ad avere fede, anche quando le cose sembrano difficili o non siamo in grado di capire il perché di alcune situazioni. Promette che c'è un luogo preparato per noi nella casa del Padre, dove non ci saranno più lacrime e sofferenze.
Incoraggia a credere che possiamo fare opere ancora più grandi di quelle che ha fatto lui stesso se rimarremo saldi nella fede in lui. Invita a continuare la sua missione di diffondere l'amore e la verità del Vangelo nel mondo.
Parole di conforto, speranza e incoraggiamento che possono essere applicate in diverse situazioni della vita. Nei momenti di difficoltà, stress o preoccupazione, possiamo trovare conforto nella fede in Gesù e nella sua promessa di pace e serenità. Quando ci troviamo ad affrontare situazioni complesse o sfide, possiamo trovare incoraggiamento nella promessa che possiamo fare opere ancora più grandi di quelle da Lui fatte. Possiamo continuare la sua missione di amore e verità nella realtà in cui siamo inseriti comunicando il conforto, la speranza e l’incoraggiamento che abbiamo ricevuto alle persone che incontriamo lungo il nostro cammino.
Molte sono le situazioni concrete in cui possiamo trasmettere conforto, incoraggiamento e speranza alle persone che incontriamo nella nostra vita quotidiana.
Possiamo farlo nella malattia. Quando una persona cara si ammala, possiamo trasmettere conforto e speranza attraverso la nostra presenza, il nostro supporto emotivo e pratico, attraverso la preghiera. Possiamo anche incoraggiare la persona a non perdere la speranza e a continuare a lottare contro la malattia.
Nel lutto, quando una persona a noi vicina perde una persona cara, possiamo trasmettere conforto attraverso la nostra vicinanza, il nostro sostegno empatico e la nostra disponibilità a condividere il dolore. Incoraggiare la persona a ricordare i momenti felici con la persona amata e a guardare al futuro con speranza.
Perché no? Nelle difficoltà finanziarie. Quando una persona attraversa momenti di difficoltà economiche, possiamo passare il nostro sostegno pratico e il nostro aiuto nella ricerca di soluzioni. Possiamo anche incoraggiare la persona a non perdere la speranza e a cercare di superare le difficoltà attraverso la perseveranza e il lavoro duro.
Crisi esistenziali. Quando una persona si trova ad affrontare crisi esistenziali, come la perdita di senso o la mancanza di direzione nella vita, possiamo trasmettere conforto attraverso il nostro ascolto attivo e il nostro supporto emotivo. Possiamo anche incoraggiare la persona a cercare aiuto professionale, come psicoterapia o altri tipi di aiuti di persone esperte, e a continuare a cercare la propria strada nella vita.
Gesù ci ha insegnato a seguire l'esempio dell'amore e della compassione, verso tutti coloro che incontriamo nella nostra vita quotidiana. Gli esempi che ho descritto in precedenza - malattia, lutto, difficoltà finanziarie, crisi esistenziali - sono solo alcuni esempi delle molte sfide e difficoltà che le persone affrontano nella vita. Siamo inviatati ad essere loro vicini, ma bisogna certamente essere attenti e attivare tutta la nostra sensibilità.
Seguire Gesù significa essere disponibili ad aiutare gli altri in momenti di bisogno, a condividere il loro dolore e a offrire conforto, speranza e incoraggiamento. In questo modo, possiamo essere una presenza positiva e costruttiva nelle nostre comunità, nella vita degli altri, portando l'amore e la compassione di Cristo in ogni situazione.
Seguendo l'esempio e la parola di Gesù, possiamo essere strumenti attivi di cambiamento positivo nelle nostre realtà. Possiamo lavorare per alleviare la sofferenza, per promuovere la giustizia sociale e per costruire un mondo più equo e pacifico. In sintesi, la nostra empatia e sensibilità ci permettono di vivere concretamente la missione di amore e verità, portando speranza e luce nelle vite delle persone che incontriamo.
Nel passo di Atti 6,1-7 ci viene mostrato come la comunità cristiana primitiva si organizzò per affrontare le difficoltà, cercando di trovare soluzioni che permettessero di risolvere i problemi e di lavorare insieme per il bene comune. Un atteggiamento in linea con la parola Gesù, di chi cerca di vivere il Vangelo nella propria vita, mostrando compassione e solidarietà verso gli altri.
La Prima Lettera di Pietro 2,4-9 approfondisce l’identità della comunità dei credenti come di una casa spirituale costruita su Gesù Cristo, la pietra angolare, richiama l'importanza di fondare la propria vita sulla fede in Cristo e di vivere in comunione con gli altri credenti.
Tutte e tre le letture di oggi suggeriscono come la vita dei cristiani deve essere caratterizzata da un atteggiamento di servizio, compassione e solidarietà verso gli altri. Seguire Gesù significa mettere in pratica questi valori nella vita quotidiana, cercando di vivere in comunione con gli altri credenti e di condividere la speranza che viene dalla fede in Cristo.
Dio Padre, aiutaci a seguire l'esempio di Gesù, il Buon Pastore, che ci chiama a servire gli altri con compassione e solidarietà, fondando la nostra vita sulla fede in Lui. Donaci la forza di vivere in comunione con i fratelli e di condividere la speranza che viene dalla tua Parola.